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Idoneità alla ossigeno-terapia iperbarica (OTI) e alla attività sportiva agonistica

IDONEITA’ OSSIGENO-TERAPIA IPERBARICA E PRATICA SPORTIVA AGONISTICA


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La visita otorinolaringoiatrica con esame audiometrico e esame impedenzometrico sono necessari per ottenere l’idoneità alla terapia iperbarica e alla pratica di alcune attività sportive agonistiche.

Idoneità alla pratica di attività sportive agonistiche

La visita otorinolaringoiatrica è un accertamento sanitario obbligatorio al fine di ottenere l’idoneità sportiva agonistica per la pratica di alcuni sport tra i quali alcune discipline di tiro (tiro a segno, il tiro a volo, caccia), attività subacquea e apnea, paracadutismo, parapendio, tuffi, biathlon, pugilato, arti marziali. Spesso oltre alla visita otorinolaringoiatrica è richiesto anche un esame audiometrico. La periodicità di queste visite è annuale.

Idoneità alla ossigeno-terapia iperbarica (OTI)

L’Ossigenoterapia iperbarica (OTI) è una terapia basata sulla respirazione di ossigeno puro ad alta pressione all’interno di una Camera Iperbarica con lo scopo di ottenere un maggiore apporto di ossigeno nel sangue e alle cellule. L’aumento di pressione che si verifica dentro la camera iperbarica richiede che il paziente abbia la capacità di compensare le pressioni all’interno dell’orecchio (come si fa quando si va sott’acqua) e che l’orecchio, il naso e la tuba uditiva siano liberi da patologie. L’ossigeno nella terapia iperbarica viene utilizzato come un farmaco per la cura di moltissime patologie quali: fibromialgia, gravi condizioni ischemiche di organi ed apparati, ipoacusie o sordità improvvise, gangrena e ulcere cutanee nel paziente Diabetico (Piede Diabetico), infezioni acute e croniche dei tessuti molli, osteomielite cronica, necrosi ossea asettica, paradontopatia, lesioni tissutali post radioterapia, embolia gassosa arteriosa, lesioni da schiacciamento e sindrome compartimentale, retinopatia, fratture ossee a rischio

In ambito otorinolaringoiatrico alcune patologie possono causare un ostacolo alla compensazione che può causare barotraumi dell’orecchio medio e con perdite uditive anche importanti e non reversibili. Le patologie otorinolaringoiatriche che controindicano la terapia iperbarica sono le otiti, le sinusiti, gli interventi di chirurgia dell’orecchio ad esempio la chirurgia della staffa (stapedotomia).

Lo specialista otorinolaringoiatrico ai fini del rilascio della idoneità alla terapia iperbarica dovrà eseguire una visita generale ed un esame impedenzometrico. L’esame impedenzometrico è l’esame specialistico otorinolaringoiatrico che consente di studiare la funzione dell’orecchio medio in patologie come le otiti medie, l’ipertrofia adenoidea e le riniti o per l’idoneità all’ossigeno terapia iperbarica (OTI).

Nelle ipoacusie o sordità improvvise ad esempio la terapia iperbarica potrebbe essere cosi prescritta: pressione a 2.5 ATA, per la durata di 90 minuti, a frequenza quotidiana, 15 sedute iniziali e ulteriori 10 sedute dopo il controllo dell’otorino con esame audiometrico se è presente un miglioramento.

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Esame Audiometrico ed Esame impedenzometrico

ESAME AUDIOMETRICO O AUDIOMETRIA TONALE ED ESAME IMPEDENZOMETRICO O IMPEDENZOMETRIA


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Quando il paziente riferisce una diminuzione dell’udito oppure riferisce di sentire i suoi ma di non capire le parole è necessario eseguire un esame audiometrico e in alcuni casi anche un esame impedenzometrico.

L’esame audiometrico (o audiometria) è l’esame specialistico che misura l’udito del paziente e permette di stabilire quanto sente il paziente e di evidenziare e quantificare eventuali perdite di udito.

L’esame impedenzometrico è l’esame specialistico otorinolaringoiatrico che consente di studiare la funzione dell’orecchio medio in patologie come le otiti medie, l’ipertrofia adenoidea e le riniti o per l’idoneità all’ossigeno terapia iperbarica (OTI).

 

Come si eseguono gli esami

L’esame audiometrico, per essere attendibile, deve essere eseguito in un ambiente quanto più silenzioso possibile tenendo conto che non è possibile ottenere i silenzio assoluto. Il paziente indossa le cuffie collegate ad uno strumento (chiamato audiometro) che viene utilizzato da un operatore (un medico o un tecnico audiometrista) per generare dei suoni (esame audiometrico tonale) oppure delle parole (esame audiometrico vocale). Il paziente, tramite un pulsante o con un cenno concordato, segnalerà all’operatore di aver sentito il suono o ripeterà la parola che gli è stata fatta sentire segnalando anche i suoni di minima intensità. L’operatore annota su un grafico le risposte del paziente ottenendo cosi un tracciato chiamato audiogramma. L’audiogramma riporta per ogni frequenza esaminata (espressa in Herz o Hz) la minima intensità sonora percepita dal paziente (espressa in decibel o dB). Quando è necessario l’esame continua utilizzando anche un dispositivo vibrante che viene posizionato sull’osso dietro l’orecchio che ha la funzione di trasmettere direttamente all’orecchio interno i suoni tramite delle vibrazioni. Analizzando il tracciato audiometrico lo specialista otorinolaringoiatra è in grado di valutare la funzionalità dell’orecchio esterno, dell’orecchio medio e attraverso l’uso delle vibrazioni, anche la funzionalità dell’orecchio interno.

L’esame impedenzometrico può essere effettuato anche in ambiente non silenzioso, non richiede la risposta del paziente che comunque deve collaborare stando fermo, senza parlare ne deglutire. Una piccola oliva di gomma viene poggiata a tappare il condotto uditivo e in pochi secondi lo strumento rileva l’elasticità del timpano e la sua riposta ai suoni. Il risultato viene poi riportato su un grafico chiamato timpanogramma

 

Quali pazienti posso essere sottoposti a questi esami

L’esame può essere effettuato da adulti e bambini collaboranti. L’esame non è invasivo, non è doloroso e non è pericoloso.