Dott THOMAS GEREMIA MANCA. OTORINOLARINGOIATRA E MEDICO ESTETICO
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K.O.S. Kinetic Oscillation Stimulation. Trattamento per il naso chiuso da Rinite Non Allergica
K.O.S è una nuova metodica di trattamento che allevia, per un lungo periodo, i sintomi da insufficienza respiratoria nasale e ipertrofia dei turbinati nasali. Il metodo K.O.S si basa su un’invenzione messa a punto presso l’Ospedale Universitario Karolinska di Stoccolma. L’acronimo K.O.S sta per “Stimolazione cinetica oscillante”, in quanto stimola la mucosa nasale e il sistema nervoso autonomo.
Il trattamento NON E’ CHIRURGICO quindi non richiede ricovero, né anestesia, né farmaci. Si esegua in ambulatorio inserendo un piccolo catetere in una narice alla volta; all’estremità del catetere è presente un sottile palloncino. Il palloncino si gonfia con una leggera pressione e viene fatto vibrare per dieci minuti in ciascuna narice. Complessivamente il trattamento ha una durata di venti minuti.
K.O.S ha dimostrato di essere efficace in studi clinici per più della metà dei pazienti, fino ad oltre sei mesi dal giorno del trattamento. Eventualmente il trattamento può essere ripetuto tutte le volte che lo si ritiene necessario, senza nessuna controindicazione.
Posso essere sottoposti a questo trattamento tutti i pazienti affetti da naso chiuso causato da rinite vasomotoria non allergica
CHIURURGIA DEI TURBINATI NASALI CON LASER A DIODO O RADIOFREQUENZA PER IL RIPRISTINO DELLA RESPIRAZIONE NASALE
La riduzione chirurgica dei turbinati nasali rappresenta spesso l’unica soluzione terapeutica alla ostruzione respiratoria nasale. In particolare quando:
l’ipertrofia dei turbinati compensa una deviazione del setto nasale (il turbinato si espande occupando lo spazio lasciato libero dal setto nasale deviato dal lato opposto) il paziente affetto da una rinite vasomotoria cronica fallimento di una terapia terapia medica
Lo scopo di queste tecniche chirurgiche e quello di riportare i turbinati ad una dimensione normale
Laser chirurgia mediante diodi
Laser turbinati nasali
Rispetto alle tecniche chirurgiche tradizionali permette di ottenere risultati altrettanto soddisfacenti con un minor impegno per il paziente: polipi e turbinati ipertrofici possono essere ridotti o asportati in anestesia locale in una o più sedute.
Il raggio laser “devascolarizza” lo spessore dei turbinati ipertrofici lasciando integra la superficie della mucosa. I turbinati trattati con questa tecnica mantengono del tutto invariate le loro funzioni: filtrazione, riscaldamento ed umidificazione dell’aria inspirata. Nell’intervento di devascolarizzazione sottomucosa dei turbinati si utilizza un laser a contatto di ultima generazione (laser a diodi).
L’energia del Laser è assorbita dai tessuti e trasformata in calore; si genera così una coagulazione delle proteine tissutali, che determina una cicatrizzazione dei vasi sanguigni ed una vaporizzazione dell’acqua intra ed extra cellulare.
L’intervento laser (laser a diodi dell’ultima generazione) si esegue con una semplice anestesia locale di contatto (senza iniezioni). La fibra laser viene inserita sotto la mucosa dei turbinati. Si retrae delicatamente la fibra emettendo l’impulso luminoso. L’acqua contenuta nelle cellule del turbinato “vaporizza” causando una immediata e netta riduzione dimensionale dello stesso. Non è necessario praticare il fastidioso tamponamento nasale ed è possibile riprendere la propria attività lavorativa il giorno successivo all’operazione.
La procedura dura 15-20 minuti
Il decorso post-operatorio del paziente che si sottopone ad interventi di Laser chirurgia è, quindi, decisamente più agevole rispetto a quello di interventi eseguiti con altre metodologie.
Il decorso post-operatorio è buono: già il giorno successivo all’intervento si possono riprendere le proprie mansioni.
Il Laser può essere utilizzato anche in pazienti portatori di pace-maker poiché il corpo del paziente non viene attraversato da correnti elettriche ed anche in pazienti “scoagulati” poiché il laser mentre “svuota” i turbinati, “coagula” immediatamente i vasi sanguigni.
L’efficacia è buona e stabile nel tempo, le complicanze sono quasi nulle. In caso di recidive (incidenza del tutto sovrapponibile a quella di tutte le tecniche mini invasive) sarà comunque sempre possibile ripetere il trattamento laser.