OTORINOLARINGOIATRIA

Dott THOMAS GEREMIA MANCA. OTORINOLARINGOIATRA E MEDICO ESTETICO

PRENOTA Tel: 3471711176 (Inviare messaggio WHATSAPP o SMS)
CENTRO ALICE - VIA MESSINA 7/A - CAGLIARI

VISITA OTORINOLARINGOIATRICA GENERALE SU ADULTI E BAMBINI:

Otorinolaringoiatra visita una paziente con l'otoscopio
Visita generale otorinolaringoiatrica (otoscopia)
Durante la visita il paziente (o il genitore) espone la sua sintomatologia e successivamente il medico inizia la visita generale che consiste nell’ispezione di naso, gola e orecchie. Al termine della visita il medico, in accordo con il paziente, deciderà se prescrivere subito una terapia o se necessario eseguire ulteriori esami di approfondimento diagnostico.

APPROFONDIMENTI DIAGNOSTICI

ESAME AUDIOMETRICO

Il paziente esegue un esame audiometrico tonale. Per alzata di mano segnala se ha sentito i suoni che gli vengono inviati attraverso le cuffie.
Il paziente esegue un esame audiometrico tonale.
Misura quanto il paziente è in grado di sentire. L’esame è indolore ed eseguibile in pazienti collaboranti dai 5-6 anni di età in poi.

ESAME IMPEDENZOMETRICO

Lo specialista otorinolaringoiatra esegue un esame impedenzometrico per valutare l'elasticità del timpano e della catena di ossicini.
Esame impedenzometrico per valutare l’elasticità del timpano e della catena di ossicini.
L’esame misura l’elasticità del timpano. L’elasticità si altera quanto ci sono problemi di compensazione (tubarite) o di accumulo di muco (otite) e, alterandosi, ostacola la percezione dei suoni e, in alcuni casi, genera dolore. L’esame è rapido, indolore e eseguibile su pazienti di tutte le età anche non collaboranti.

VISITA OTONEUROLOGICA – vertigine –

Paziente con sindrome vertiginosa e instabilità posturale
Sindrome vertiginosa e instabilità posturale
La vertigine può essere causata da moltissime patologie di tipo otorinolaringoiatrico, neurologico, oculistico, ortopedico, cardiovascolare… e altre ancora. La visita otoneurologica ha lo scopo di stabilire la causa della vertigine ed eventualmente di trattarla se di pertinenza otorinolaringoiatrica o, in caso contrario, di indirizzare il paziente verso altri specialisti o altri approfondimenti diagnostici.

ESAME RINOLARINGOFIBROSCOPICO

L'otorinolaringoiatra introduce la piccola telecamera nel naso del paziente per esplorare il naso, la faringe e la laringe.
Esame rinolaringofibroscopico
L’esame che consente l’esplorazione video del naso, faringe e laringe. Le immagini sono visualizzate e ingrandite su uno schermo ad alta definizione consentendo lo studio approfondito delle principali patologie del naso (rinite, sinusite, ostruzione nasale di altra natura), faringe (iperplasia adenoidea, russamento), laringe (alterazioni della voce, reflusso, disturbi della deglutizione). L’esame non richiede anestesia in quanto, se eseguito con delicatezza, è generalmente indolore o solo leggermente fastidioso.

K.O.S. Kinetic Oscillation Stimulation. Trattamento per il naso chiuso da Rinite Non Allergica

K.O.S è una nuova metodica di trattamento che allevia, per un lungo periodo, i sintomi da insufficienza respiratoria nasale e ipertrofia dei turbinati nasali. Il metodo K.O.S si basa su un’invenzione messa a punto presso l’Ospedale Universitario Karolinska di Stoccolma. L’acronimo K.O.S sta per “Stimolazione cinetica oscillante”, in quanto stimola la mucosa nasale e il sistema nervoso autonomo.

Il trattamento NON E’ CHIRURGICO quindi non richiede ricovero, né anestesia, né farmaci. Si esegua in ambulatorio inserendo un piccolo catetere in una narice alla volta; all’estremità del catetere è presente un sottile palloncino. Il palloncino si gonfia con una leggera pressione e viene fatto vibrare per dieci minuti in ciascuna narice. Complessivamente il trattamento ha una durata di venti minuti.

K.O.S ha dimostrato di essere efficace in studi clinici per più della metà dei pazienti, fino ad oltre sei mesi dal giorno del trattamento. Eventualmente il trattamento può essere ripetuto tutte le volte che lo si ritiene necessario, senza nessuna controindicazione.

Posso essere sottoposti a questo trattamento tutti i pazienti affetti da naso chiuso causato da rinite vasomotoria non allergica

 

CHIURURGIA DEI TURBINATI NASALI CON LASER A DIODO O RADIOFREQUENZA PER IL RIPRISTINO DELLA RESPIRAZIONE NASALE

Immagine A visione della fossa nasale destra prima del trattamento. Immagine B visione della fossa nasale sinistra prima del trattamento. Immagine C visione della fossa nasale destra dopo il trattamento. Immagine D visione della fossa nasale destra dopo il trattamento. Le due immagini dopo il trattamento dimostrano uno spazio respiratorio più ampio rispetto alle altre.
Pre e Post intervento per la riduzione dei turbinati nasali

Riduzione chirurgica dei turbinati nasali (turbinectomia, turbinoplastica, codotomia, decorticazione, devascolarizzazione) per il ripristino della respirazione nasale.

La riduzione chirurgica dei turbinati nasali rappresenta spesso l’unica soluzione terapeutica alla ostruzione respiratoria nasale. In particolare quando:
l’ipertrofia dei turbinati compensa una deviazione del setto nasale (il turbinato si espande occupando lo spazio lasciato libero dal setto nasale deviato dal lato opposto) il paziente affetto da una rinite vasomotoria cronica fallimento di una terapia terapia medica
Lo scopo di queste tecniche chirurgiche e quello di riportare i turbinati ad una dimensione normale

Laser chirurgia mediante diodi
Laser turbinati nasali
Rispetto alle tecniche chirurgiche tradizionali permette di ottenere risultati altrettanto soddisfacenti con un minor impegno per il paziente: polipi e turbinati ipertrofici possono essere ridotti o asportati in anestesia locale in una o più sedute.
Il raggio laser “devascolarizza” lo spessore dei turbinati ipertrofici lasciando integra la superficie della mucosa. I turbinati trattati con questa tecnica mantengono del tutto invariate le loro funzioni: filtrazione, riscaldamento ed umidificazione dell’aria inspirata. Nell’intervento di devascolarizzazione sottomucosa dei turbinati si utilizza un laser a contatto di ultima generazione (laser a diodi).
L’energia del Laser è assorbita dai tessuti e trasformata in calore; si genera così una coagulazione delle proteine tissutali, che determina una cicatrizzazione dei vasi sanguigni ed una vaporizzazione dell’acqua intra ed extra cellulare.
L’intervento laser (laser a diodi dell’ultima generazione) si esegue con una semplice anestesia locale di contatto (senza iniezioni). La fibra laser viene inserita sotto la mucosa dei turbinati. Si retrae delicatamente la fibra emettendo l’impulso luminoso. L’acqua contenuta nelle cellule del turbinato “vaporizza” causando una immediata e netta riduzione dimensionale dello stesso. Non è necessario praticare il fastidioso tamponamento nasale ed è possibile riprendere la propria attività lavorativa il giorno successivo all’operazione.
La procedura dura 15-20 minuti
Il decorso post-operatorio del paziente che si sottopone ad interventi di Laser chirurgia è, quindi, decisamente più agevole rispetto a quello di interventi eseguiti con altre metodologie.
Il decorso post-operatorio è buono: già il giorno successivo all’intervento si possono riprendere le proprie mansioni.
Il Laser può essere utilizzato anche in pazienti portatori di pace-maker poiché il corpo del paziente non viene attraversato da correnti elettriche ed anche in pazienti “scoagulati” poiché il laser mentre “svuota” i turbinati, “coagula” immediatamente i vasi sanguigni.
L’efficacia è buona e stabile nel tempo, le complicanze sono quasi nulle. In caso di recidive (incidenza del tutto sovrapponibile a quella di tutte le tecniche mini invasive) sarà comunque sempre possibile ripetere il trattamento laser.